Per Mena

Cara Menuccia,

mi spiace, ma dinanzi alla tua richiesta, di dare un “giudizio” al tuo articolo su New Summerhill, da insegnante , devo ammettere di non esserci proprio riuscita. Perché? Perchè non è possibile “giudicare” questo testo….perchè non vi è un’etichetta a quanto scritto (e, forse, perché, come certamente sai, io non amo molto le etichette, anche se lavoro in un mondo di burocrazia ormai…ma ho imparato a smussarle e ad adeguarle a me e ai miei ragazzi in un modo che possa essere congeniale a tutti!!!).
E allora ho “sentito” di risponderti da mamma.
Una mamma qualunque, non Maria, una donna che non ha ancora avuto la fortuna di conoscere Mena Pujia come insegnante, pedagogista e, ma non da ultimo, come amica, come l’ho avuta io.
Una mamma qualunque, che legge un articolo qualunque, forse in apparenza anche a sfondo pubblicitario ( l’ennesima pubblicità con prezzi, orari, servizi????? ); una mamma che è incerta sulla scelta di una scuola a cui affidare il proprio bambino.
Leggo il tuo articolo e attraverso un linguaggio diretto, chiaro e soprattutto deciso mi investi in un mondo di pedagogia e mi porti così ad avvicinarmi con interesse, e anche con curiosità, a New Summerhill.
New Summerhill mi appare così non una scuola, bensì il luogo, l’ambiente ideale dove far crescere mio figlio, in una filosofia di vita basata sulla Libertà e sulla Spontaneità, non come mezzo di sregolatezza ma come strumento di Vita vera, di rispetto dell’individuo, e non della persona. Una vita di regole senza apparenti regole, guidate da lontano da questa insegnante- pedagogista seguace di un certo Neill!!! Mi viene voglia di dare un volto a questa Mena Pujia, di dare un suono alla sua voce, di ascoltarla per comprendere le sue teorie o forse per diffidenza. Chi è questa donna, che chiede anche la collaborazione di me, genitore, per la crescita educativa e morale e culturale di MIO figlio nella “SUA SCUOLA”? E’à rebour, controcorrente…..mi investe delle mie responsabilità nella scuola? Ed io? Sono chiamata in causa.
Allora sento che non sto scegliendo una scuola come tante, dove parcheggiare il mio bambino, trastullarlo con solo attività ludiche fine a stesse; una scuola che abbia orari flessibili e confacenti ai miei duri orari di lavoro, prezzi accessibili….ma è la scuola..a dimensione del mio bambino e di tutti i bambini ..è la scuola che “dovrebbe essere” ma che nella realtà non è, purtroppo…
E’ il mondo dei colori, del sole..della luce. Credo che tutte le mamme, come me, vorrebbero che i colori, il sole e la luce avvolgessero i nostri figli e farli così riflettere dei colori della felicità, intesa come serenità interiore, benessere che si traduce quindi, quasi per assioma, in sicurezza del bambino. E la sicurezza di un bambino mi porta, inevitabilmente, a pensare all’adolescente, all’uomo di domani, equilibrato, forte e sano, che sa riflettere ormai di Luce propria, la sua sicurezza di vita.
Per fortuna i bambini si possono plasmare…sono le nostre risorse umane. L’unico vero, certo investimento dell’umanità …
Piacere Mena Pujia sono Maria Brescia…una mamma come tante