…smettiamola di rimanere immobili a guardare, mentre i nostri figli e la nostra società sembrano manifestare un pericoloso disagio che porta agli inequivocabili e disastrosi fatti di cronaca che coinvolgono famiglie e scuola. Incominciamo proprio da qui, cambiamo la scuola e le istituzioni educative; supportiamo la famiglia in questo momento storico di crisi,che riversa i propri effetti negativi soprattutto sugli insoddisfatti ed infelici ragazzi di oggi; diamo nuovi significati alle parole “amore”, “approvazione”, “libertà”, “democrazia”…
La posizione della Scuola e delle Istituzioni Educative nella “difficile” società di oggi.
Ad un’attenta analisi oggi la Scuola appare pressoché disorientata e smarrita di fronte a bambini e ragazzi che vengono superficialmente definiti “difficili”, “cattivi”, “intrattabili”, “irrispettosi”, “bulli”…
Personalmente credo che siano calunnie insopportabili nei confronti dei nostri figli, che altro non sono che vittime di un sistema in cui viene trasmesso che non conta tanto ciò che si “è”, quanto ciò che si “ha”; un sistema in cui la famiglia è sgretolata, i genitori hanno perso di vista il proprio ruolo, i tempi dedicati al lavoro oltrepassano i tempi biologici, la televisione invade i pochi spazi intimi residui ed i momenti di incontro con gli altri sono sempre precari.
Ecco cosa si trova di fronte la Scuola ogni giorno: bambini e ragazzi insicuri, impauriti, che vivono profondamente l’assenza psicologica di genitori e insegnanti, che mancano cioè di quei punti fermi indispensabili per la loro “sana” crescita.
Bambini e ragazzi figli di una generazione postmoderna di genitori, i quali, nell’intento di non opprimerli, come probabilmente è accaduto a loro stessi, e nel tentativo disperato di concedere loro quel qualcosa di materiale che vada a compensare la costante assenza fisica ed umana, perdono inevitabilmente il controllo della situazione rinunciando a quel ruolo di educatori che tanta importanza avrebbe invece all’interno della famiglia.
E’ possibile cambiare le cose!
Come le istituzioni destinate all’educazione ed alla crescita dei ragazzi possono essere di ausilio allo storico momento di crisi che la nostra società sta vivendo.
Io partirei da un piccolo ma grande dettaglio che riassume brevemente la filosofia che sta alle spalle della nostra NEW SUMMERHILL. E questo dettaglio non è altro che una frase del pedagogista Alexander Sutherland Neill, tratta da uno dei suoi scritti: Non esistono bambini difficili, ma solo bambini infelici.
Neill fondò nel 1921, nei pressi di Londra, una scuola chiamata SUMMERHILL in cui, come egli stesso dice, i motori sono l’amore ed il rispetto assoluto nei confronti degli allievi e dei loro interessi.
L’opera di Neill, svolta a SUMMERHILL, dà nuovi significati alle parole amore, approvazione, libertà. Mostra una disapprovazione totale dell’uso della forza ed un rispetto incondizionato per la vita e la libertà. I fanciulli cresciuti con questo sistema sono portati a sviluppare, naturalmente e con i propri mezzi, razionalità, amore, onestà, coraggio, solidarietà. Se questo è accaduto e accade ancora a SUMMERHILL, diretta oggi da Zoe Neill, figlia di Alexander, potrà realizzarsi anche da noi non appena la gente sarà pronta ad accettare un sistema che non paralizzi la spontaneità dei suoi allievi con voti, burocrazia, pagelle e feroce competizione.
Sono pochi oggi quegli insegnanti, anch’essi vittime del Sistema Scolastico, che riescono a favorire l’unione, l’amicizia, il rispetto fra i compagni.
La nostra società non ha il coraggio di rischiare, di migliorarsi e di interrompere quella disgustosa logica di alcuni che continuano a voler ridurre l’essere umano ad un mero ingranaggio del sistema. Oggi il nostro sistema economico ha bisogno di creare individui adeguati alle sue necessità, cioè individui eternamente insoddisfatti che vogliano consumare sempre di più. E la Scuola, nonostante goda della più alta tra le materie prime, cioè l’essere umano portatore di un qualcosa di divino, sforna come prodotto finito individui indottrinati che hanno però l’illusione e la presunzione di essere liberi nelle scelte.
In che modo NEW SUMMERHILL si pone in questo dibattito.
NEW SUMMERHILL si pone in questo dibattito dalla parte dei più deboli, delle vittime di questo terribile circolo vizioso, cioè i bambini e le loro famiglie.
La struttura offre innumerevoli occasioni di apprendimento, di gioco, di scoperta, utilizzando come filosofia principale l’assoluto rispetto verso gli interessi degli allievi. I bambini non sono sottoposti ad alcuna attività, ma è loro offerto un ventaglio di alternative fra le quali essi scelgono quelle verso cui si sentono quotidianamente più predisposti.
NEW SUMMERHILL non impartisce regole ai suoi utenti, ma secondo il principio dell’autoregolazione e dell’autogoverno, le regole sono stabilite nel consiglio settimanale del sabato, durante il quale ogni bambino ha voce in capitolo, dal più piccolo al più grande, ed il suo voto ha lo stesso valore di quello dell’adulto di riferimento.
NEW SUMMERHILL si propone di far fiorire, con il lavoro comune ed un ambiente ricco di stimoli, relazioni sociali di scambio, di arricchimento, di ausilio e di aiuto solidale.
L’anima della scuola è il teatro. Attraverso la drammatizzazione crediamo di poter riuscire ad aiutare quei bambini che fanno fatica a far uscir fuori sé stessi, quei bimbi più insicuri, più timidi o balbuzienti.
Attraverso un lavoro costante ed appassionato i bambini, in modo diverso rispetto alla fascia di età, saranno guidati allo studio di loro stessi, ad una corretta gestione dell’emotività, dei sentimenti e delle sensazioni. Saranno guidati per mano in percorsi di altissimo contenuto formativo, quali per esempio una corretta educazione all’accettazione della morte, una sana educazione sessuale che non sia vincolata da erronei tabù, educazione all’ascolto ed alla tolleranza, educazione ad una convivenza civile e democratica, educazione all’affettività, perché i bambini si sentano liberi di poter esprimere i propri sentimenti, sia positivi che negativi, in libertà senza timori o ipocrisie tipiche del mondo degli adulti.
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